Gtt: speriamo che l’80 sia veramente a fine corsa.
Idee admin 9 ottobre 2013GTT, il Sindaco ci ripensa sarà ceduto solo il 49 per cento
Dopo lo sciopero di quattro ore dell’altro ieri degli autisti Gtt e la minaccia di uno strappo di due consiglieri di Sel ieri la decisione di non cedere che la minoranza del pacchetto dell’azienda di trasporti comunale.
Grimaldi, Sel “Cedere l’80 per cento ai privati, perdere il controllo pubblico, era e rimane un binario morto. Speriamo che l’80 sia veramente a fine corsa.”
IL SINDACO cambia idea. Dopo aver tentato la forzatura sulla quota da cedere di Gtt, dal 49 all’80 per cento, torna sui suoi passi. A dicembre verrà lanciata la gara, ma per vendere ai privati una percentuale di minoranza, tenendo per Palazzo Civico il 51 per cento. Cosa che si traduce, quasi sicuramente, in un solo concorrente: Trenitalia, magari attraverso qualche controllata. La decisione è stata presa dopo un vertice a cui hanno partecipato l’assessore alle Partecipate, Giuliana Tedesco, i colleghi all’Urbanistica, Stefano Lo Russo, al bilancio, Gianguido Passoni, il direttore del settore trasporti, Roberto Bertasio, e l’ad di Gtt, Walter Ceresa. Oggi riunione di maggioranza per comunicare la scelta. Sono bastate quattro ore di sciopero degli autisti Gtt e il più volte ventilato strappo da parte dei due consiglieri di Sel in Sala Rossa per far cambiare idea a Fassino.
Il primo cittadino non vuole aprire altri fronti in questo momento, visto che da un punto di vista dei conti e della tranquillità finanziaria di Palazzo Civico è sufficiente vendere il 100 per cento dei parcheggi e il 49 per cento del trasporto pubblico, oltre alle valorizzazioni immobiliari della sede di corso Turati e di due depositi. Insomma, meglio proseguire sulla vecchia strada, “attenendosi - come da stringato e secco comunicato a fine riunione - alle deliberazioni assunte dal consiglio comunale nel mese di giugno”.
Il che porta dritto dritto a una probabile cessione a Trenitalia, o meglio a Bus Italia, la controllata dei trasporti su gomma, se rimane valido uno dei concetti espressi dal sindaco nella riunione di maggioranza di un mese fa, quando, senza fare nomi, Fassino avrebbe spiegato ai consiglieri di maggioranza che “vendendo il 49 per cento ci sarebbe un solo soggetto interessato, superando questa soglia ci sarebbero più soggetti”. Si vedrà poi quando verrà lanciata la gara quanti si presenteranno. Sulla cessione del ramo parcheggi, invece, si va avanti con lo scorporo e la vendita del cento per cento: la gara verrà lanciata dopo il 20 ottobre. Cosa che cambia il perimetro di Gtt: rispetto allo scorso anno verrà messa sul mercato una società senza parcheggi, senza immobili e senza rete di fibra ottica. Se le Ferrovie, unica società che ha presentato un’offerta lo scorso anno, avevano messo sul tavolo 70 milioni, ora quanto proporranno? A rigor di logica molto meno. È vero che il Comune, attraverso un maxi dividendo straordinario di Gtt, recupererà però le risorse della cessione dei parcheggi, intorno ai 40 milioni, e si assicurerà un canone di 1418 milioni all’anno.
Le ragioni che hanno portato al dietrofront di Fassino sono, essenzialmente, di tipo politico. Forzare sull’80 per cento avrebbe esposto il sindaco e la giunta ad altri scioperi da parte degli addetti Gtt e a critiche da quelle che lo stesso Fassino avrebbe definito come “pezzi di città”. Cosa che il sindaco vuole evitare, stanco di essere sempre sulla corda. E poi l’ostilità di Sel che due giorni fa aveva minacciato di ricorrere al referendum, consultivo o abrogativo, se la giunta non fosse tornata sui suoi passi. Ora Michele Curto e Marco Grimaldi incassano la vittoria: “Cedere l’80 per cento ai privati era e rimane un binario morto. Meglio ricercare un partner industriale pubblico per valorizzare gli investimenti che sono stati fatti sul passante ferroviario e, in prospettiva, trovare altre sinergie, anche con Milano e Genova”.