Bio

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Marco ha 38 anni, in Europa non sarebbe più giovane.

Nato a Torino, è cresciuto in Vanchiglietta. Cresce tra la sezione del PCI nella quale i genitori militano e i giri in bicicletta su e giù per la Colletta, tra campi da calcio liberi e la ludoteca del quartiere. I genitori smettono di fare politica dopo la caduta del muro, ma l’occupazione del suo liceo contro il Governo Berlusconi I (1994) lo segna definitivamente: diventa rappresentante d’Istituto fino al suo ultimo giorno di scuola, è eletto nella consulta provinciale degli studenti ed è tra i fondatori del Coordinamento Studentesco.

All’Università studia Storia si mette a riorganizzare la sinistra universitaria (Sinistra Unito/ Rete Studenti Indipendenti). Viene eletto rappresentante nell’Ente per il Diritto allo Studio (EDISU), dove difende dai tagli regionali le borse di studio degli studenti idonei e i ragazzi fuorisede delle residenze universitarie.

Nel 2001 viene eletto un po’ a sorpresa Segretario torinese della Sinistra Giovanile.

È il periodo in cui gli animi si scaldano: si alternano manifestazioni all’estero (da Nizza a Porto Alegre, da Parigi a Londra) e grandi movimenti locali e nazionali. Tra Genova, la battaglia sull’art 18 e il movimento pacifista Marco incontra tante persone e soggetti con i quali fonderà “Torino contro la Guerra”. A 24 anni, subito dopo aver creato la campagna AdessoBresso, inizia a lavorare nell’assessorato regionale all’innovazione e alla ricerca.

Un anno dopo (correva l’anno 2006) a soli 25 anni viene eletto in consiglio comunale a Torino nelle file dell’Ulivo.

Il suo impegno è rivolto da subito alla cultura giovanile e alla lotta alle nuove dipendenze: con questo spirito nascono le sue mozioni sui trasporti notturni (diventati pochi anni dopo i primi Nightbuster) o quella sulle stanze del consumo (bocciata dopo i tentennamenti dell’area cattolica del centrosinistra).

Nel 2007 esce dal gruppo dell’Ulivo non volendo aderire al neonato Pd. In 4 fondano il gruppo di sinistra democratica, successivamente denominato SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ.

Sono anni all’insegna della passione civile, in cui Marco fonda “Torino Sistema Solare”  (http://www.torinosistemasolare.it) con Max Casacci (Subsonica) e Davide Mattiello (Libera), per mettere in rete buone energie: dalla lotta contro il nucleare all’impegno per la riduzione dei consumi energetici e dellle emissioni di Co2, dalla campagna “chi ama la MAFIA tira una RIGA” contro la più grande azienda italiana che non paga la crisi (Mafia Spa) alle campagne contro la lega (MINISTERO DELLA PAURA), fino al sostegno dei Movimenti per l’acqua pubblica. Artisti e locali notturni, scrittori e dj, giornalisti e ragazzi impegnati nell’associazionismo sono i veri megafoni di questa innovazione culturale e politica.

Se oggi Torino è diventata “altro” è anche grazie a chi l’ha tenuta viva anche quando i riflettori erano spenti.

Dopo aver realizzato i magazzini Bresso (http://www.youtube.com/watch?v=QBgFiOXtjs8) non si perde d’animo e fonda con alcuni studenti del Politecnico “le fabbriche di Nichi” a Torino.

Tra il 2006 e il 2011  è stato il più presente in consiglio comunale, (http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/395754/), ha scritto centinaia di emendamenti, mozioni, delibere e interpellanze, la gran parte di esse sono passate a larga maggioranza ma non tutte sono diventate realtà (trovi qui un riassunto delle sue attività Gruppo Consiglio Comunale_Sinistra Ecologia Libertà_Bilancio di mandato).

Dopo aver contribuito al percorso di Torino Bene Comune per costruire dal basso un nuovo programma per la città, Marco ha rinnovato la sfida candidandosi nelle liste di Sinistra Ecologia Libertà. Nel maggio 2011 Marco è stato rieletto con 1.878 voti e da allora è Presidente della Commissione Ambiente. Nel 2011, nel 2012 come nel 2013 è ancora lui il consigliere comunale più presente e attivo:  in poco più di 2 anni produce centinaia di atti, tra mozioni, delibere, interpellanze, ordini del giorno. Beni comuni, energia, lavoro, servizi educativi, casa, ambiente, giovani, urbanistica, cultura, politiche sociali, bilancio, diritti civili, sport di strada, mobilità, orti urbani: i temi su cui si è impegnato possono sembrare troppi, ma in otto anni ha imparato che non si disegna insieme una città se non si ha una visione complessiva.

Sono sue le proposte sull’emergenza abitativa, sull’uso temporaneo degli immobili, sulla moderazione del traffico, sulle pedonalizzazioni e sulle zone 30, sul “fondo salvasfratti”, il nuovo regolamento sugli orti urbani, sulle coppie di fatto e il Biciplan.

Nelle elezioni del 2014 è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella lista maggioritaria diventando capogruppo di SEL. Qui porta avanti battaglie e presenta leggi e atti sulla cannabis terapeutica, sul ripristino delle borse di studio universitarie a tutti gli idonei, sul reddito di autonomia, sulla giusta retribuzione negli appalti, sull’autorecupero degli immobili per l’edilizia popolare, sull’applicazione della legge 194 e numerosi altri temi.

Nel Maggio del 2017 è stato eletto all’unanimità segretario regionale di Sinistra Italiana e diventa il Presidente del Gruppo Liberi e Uguali nel Consiglio Regionale del Piemonte, seconda forza di maggioranza con tre consiglieri

Sue le proposte per i diritti dei lavoratori “delle piattaforme”, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la tassazione dei profitti dove vengono generati per le grandi multinazionali e giganti del web. L’ultima legge della legislatura è sua: il salva mutui. Nel 2018 la coalizione progressita non ferma l’onda nera in Piemonte. Chiamparino e il centrosinistra subiscono una dura sconfitta, ma grazie al sostegno straripante di tanti concittadini, con più di 4 mila e trecento preferenze, Grimaldi viene rieletto in Consiglio Regionale.

Attualmente è Consigliere Regionale e capogruppo di Gruppo Liberi Uguali Verdi.

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