Campo Rom di Lungo Sturo Lazio: fra allarme e prevenzione.
Idee admin 21 febbraio 2012Comunicato Commissioni Ambiente, Servizi sociali e Pari Opportunità, Comune di Torino. Fonte Città Agorà.
Fango, rifiuti, il rischio di alluvione e d’incendio delle abitazioni. Sono questi i problemi più complessi che affrontano quotidianamente i Rom che vivono nelle baracche abbarbicate sulla sponda dello Stura, in zona Barca a Torino. Questa mattina, per verificare la situazione del campo dove risiedono circa cinquecento Rom di etnia romena, in lungo Stura Lazio sono arrivati i consiglieri comunali delle commissioni Sanità e servizi sociali, Ecologia e ambiente, Pari opportunità.
All’ordine del giorno la verifica della situazione generale di vivibilità del campo e le misure adottate dall’amministrazione rispetto al rischio di alluvione del vicino fiume Stura, alla pulizia, alla raccolta rifiuti, al rischio di incendio provocato dai sistemi adottati per riscaldare le baracche.
I consiglieri hanno potuto constatare che le sponde sono costantemente monitorate dal Nucleo nomadi della Polizia municipale e che, anche grazie alla collaborazione dei residenti e delle associazioni, nell’ultima occasione di piogge abbondanti, il piano emergenza ha dato risultati confortanti. Per quanto riguarda il rischio incendi, gli strumenti di prevenzione adottati sono stati l’informazione capillare e la distribuzione di oltre 300 estintori alle famiglie. Più complessa la situazione per quanto riguarda i rifiuti. Dopo un intervento straordinario effettuato l’anno scorso in collaborazione con l’associazionismo e finanziato dalla Prefettura che ha portato allo smaltimento di quasi 400 tonnellate di rifiuti dalla sponda del fiume, l’immondizia si è nuovamente accumulata nelle zone d’ingresso del campo, tanto da far proporre al presidente della commissione Ecologia e Ambiente, Marco Grimaldi, un’operazione in collaborazione con AMIAT che porti alla sistemazione di una serie di cassonetti, oggi assenti, sul lato strada. Concludendo il sopralluogo e rispondendo alle sollecitazioni per un confronto più complesso sulla situazione dei campi Rom in città, Lucia Centillo, presidente della commissione Sanità e servizi sociali, ha dichiarato la sua disponibilità ad affrontare tale discussione in una prossima seduta della commissione perché serve: “Un confronto con tutte le associazioni che operano sul territorio per trovare una soluzione condivisa che porti al superamento dei campi”. Torino, 21 febbraio 2012