Torino serve un fondo salva sfratti.

Idee admin 22 gennaio 2013

Con la mozione presentata lunedì 21 gennaio, i consiglieri Marco Grimaldi (SEL), Gianni Ventura e Lucia Centillo (PD), chiedono al Consiglio comunale  di impegnare sindaco e giunta “ad integrare gli strumenti esistenti per le politiche abitative con la costituzione di un fondo salva sfratti”. Parte del fondo dovrebbe avere carattere ‘rotativo’ ed essere legato a “politiche del lavoro con inserimenti socialmente utili e nuovi cantieri”.

Il documento propone inoltre alla Regione Piemonte e alle fondazioni bancarie di attivarsi, insieme alla città,  per un impegno straordinario in tempo di crisi. Chiedendo in particolare alla Regione di confermare le risorse che finanziano il fondo Locare e il fondo sociale per le morosità incolpevoli di cui alla LR 3/2010.

La mozione prende spunto dai dati allarmanti in possesso della Commissione Emergenza abitativa che denunciano 1947 sfratti (1893 per morosità) nel primo semestre del 2012 e cifre simili anche per la seconda parte dell’anno scorso.

Stante il crescente bisogno di edilizia pubblica e la costante diminuzione di disponibilità, risulta allora necessario, secondo i firmatari, valutare nuove politiche per la casa, anche attraverso l’espansione verso il mercato privato, trovando una mediazione fra gli interessi dei proprietari e quelli degli inquilini.

La mozione ricorda infine che il perdurare della crisi comporta la necessità di rivolgere i servizi per la casa anche a quelle fasce di famiglie che, non ancora considerate sotto la soglia della povertà e non aventi quindi diritto all’accesso all’edilizia pubblica, si trovano comunque in condizione di alta vulnerabilità sociale e necessitano del necessario sostegno per accedere o rimanere sul mercato privato della locazione. Per questi motivi il sindaco dovrà far il possibile per chiedere al Governo e alla Regione il ripristino del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione.

Oggi sono quasi un migliaio gli sfratti l’anno che passano dalla Commissione Emergenza Abitativa (CEA)” rileva Marco Grimaldi, e aggiunge: ” Si riesce a dar risposta positiva a circa il 35% dei nuclei familiari. Non tutti possono accedere all’aiuto perché si può andare fin dove la legge lo consente, come sulla morosità incolpevole, legata alla perdita di un lavoro in nero o a contratti non registrati regolarmente. Proroghe e solidarietà non sono sufficienti. Per questo c’è bisogno di un fondo salva sfratti, che unito al blocco degli sfratti sulle finite locazioni, serva a sostenere gli affitti in questo momento di crisi.”

Fonte Comunicato Stampa Gruppo SEL Consiglio Comunale di Torino

ECCO IL TESTO COMPLETO:

Città di Torino _____________________________________

PROPOSTA DI MOZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI TORINO (n. mecc. 2013 00275/002)

Oggetto: Fondo salva sfratti

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Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO CHE: Nel primo semestre del 2012 gli sfratti a Torino sono stati 1.947 di cui 1.893 per morosità. CONSIDERATO CHE:

  • Non si chiuderà meglio il secondo semestre.
  • Il regolamento sull’emergenza abitativa prevede assegnazioni “su riserva”: per far fronte a situazioni di emergenza, la commissione emergenza abitativa assegna fino al 25% degli alloggi al di fuori delle graduatorie da bando, come previsto dalla legge regionale 3/2010.
  • Oggi sono quasi un migliaio gli sfratti l’anno che passano dalla CEA. Si riesce a dar risposta positiva a circa il 35% dei nuclei familiari. Non tutti possono accedere all’aiuto perché si può andare fin dove la legge lo consente, come sulla morosità incolpevole, legata alla perdita di un lavoro in nero o a contratti non registrati regolarmente. Il regolamento non scioglie tutti i nodi dell’emergenza abitativa, come ad esempio quello dei profughi e dei senza fissa dimora.
  • L’andamento dell’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale evidenzia come, dal numero di 388 del 2003, le assegnazioni si sono stabilizzate negli ultimi quattro anni su una media di circa 600.
  • Il crescente bisogno di edilizia pubblica in rapporto alle disponibilità e di abitazioni a costi contenuti rende ormai sempre più necessaria l’espansione ulteriore di nuove politiche per la casa, orientate anche al mercato privato e realizzate attraverso una mediazione pubblica tra gli interessi degli inquilini e quelli dei proprietari di alloggi (l’abbassamento significativo dell’Imu per i canoni concordati e’ uno degli strumenti).
  • Anche per questo il servizio Lo.CA.Re. deve rafforzare l’espansione in tutti i comuni dell’area metropolitana.
  • E’ urgente rivolgere i servizi a quelle fasce di famiglie che, pur se generalmente non considerate al di sotto della soglia di povertà, si trovano in condizioni di alta vulnerabilità sociale e che, anche quando versano in condizioni socio-economiche migliori di quelle previste per l’accesso all’edilizia pubblica, non sono tuttavia in grado, senza aiuto, di accedere o permanere sul mercato privato della locazione.
  • All’ultima edizione del Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione hanno partecipato in 7628, ma non ci saranno più fondi per l’anno 2013
  • Proroghe e solidarietà non sono sufficienti. E’ urgente, in accordo con la Regione e le Fondazioni di origine bancaria, aggiungere un fondo “Salva sfratti” di Torino;
  • Se si riuscirà a legarlo a delle politiche del lavoro con inserimenti socialmente utili e nuovi cantieri, questo fondo potrà essere rotativo e potrà diventare una grande innovazione solidale per la città e auspicabile esempio per l’intero paese.
  • In data 13/10/2009 la Giunta Comunale ha approvato criteri e modalità di attribuzione del “Fondo Speciale per la prevenzione delle morosità incolpevoli” meglio conosciuto come Fondo “Salva Sfratti”, finanziato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo con una dotazione di Euro 100.000,00 costituiti da specifico contributo erogato dalla Compagnia di San Paolo.

RICORDATO CHE:

  • Tale contributo è stato finalizzato a prevenire gli sfratti per morosità, fornendo, con misure mirate, un tempestivo supporto alle famiglie in difficoltà.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

  1. Ad integrare gli strumenti esistenti per le politiche abitative, con la costituzione di un fondo “Salva sfratti” di Torino chiedendo alla Regione e alle fondazioni di origine bancaria un impegno straordinario in tempo di crisi;
  2. A dare a parte del fondo un carattere rotativo, legandolo a politiche del lavoro con inserimenti socialmente utili e nuovi cantieri.
  3. Ad agire verso la Regione affinché si confermino le risorse che finanziano il fondo Locare e il fondo sociale per le morosità incolpevoli di cui alla LR 3/2010.
  4. Ad agire verso il Governo e la Regione per ottenere il ripristino del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione.

Marco Grimaldi Gianni Ventura Lucia Centillo     Torino, 21 Gennaio 2013.

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