Torino: Approvata mozione emergenza abitativa e fondo salva sfratti.

Idee admin 4 febbraio 2013

“La Giunta costituisca un fondo Salva sfratti chiedendo alla Regione e alle fondazioni bancarie un impegno straordinario in tempo di crisi”.

E’ quanto chiede la mozione, presentata dai consiglieri Grimaldi, Ventura e Centillo, approvata questo pomeriggio dal Consiglio comunale di Torino.
Già per l’anno 2009 la Giunta aveva approvato criteri e modalità di attribuzione del “Fondo speciale per la prevenzione delle morosità incolpevoli”, finanziato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo. Allora la dotazione era di 100 mila euro, ora ne servirebbe quasi un milione.
Il documento, che ricorda come nel 2012 gli sfratti siano stati più di 3600, invita l’esecutivo di Palazzo civico ad agire verso la Regione perché siano confermate le risorse che finanziano il Fondo Locare ed il fondo sociale per le morosità incolpevoli e verso il governo perchè ripristini il fondo nazionale per il sostegno alla locazione.
Nello stesso tempo chiede che Sindaco e Giunta si facciano promotori, attraverso l’Anci, presso il prossimo Governo nazionale di azioni volte ad ottenere trasferimenti tali da evitare l’applicazione dell’Imu sui patrimoni di enti locali, Atc ed ex Iacp vincolati ad edilizia sociale e di destinare specifiche risorse ad investimenti di edilizia residenziale pubblica.

Marco Grimaldi, primo firmatario della mozione, ha illustrato il testo spiegando che “Bisogna agire in fretta per prevenire gli sfratti per morosità, fornendo, con misure mirate, un tempestivo supporto alle famiglie in difficoltà. Proroghe e solidarietà non sono sufficienti. E’ urgente, in accordo con la Regione e le Fondazioni di origine bancaria, aggiungere un fondo “Salva sfratti” di Torino”.

Dopo il voto quasi unanime dell’aula, il consigliere Grimaldi ci tiene a precisare che: “il fondo salva sfratti non basterà se nel frattempo cesseranno di esistere il fondo Locare, il fondo sociale per le morosità incolpevoli e il fondo nazionale per il sostegno alla locazione. I progressisti devono candidarsi alla guida del paese sapendo che questa emergenza abitativa è solo all’inizio. Per questo nei prossimi mesi in tutta Italia dovremo verificare le condizioni di accoglienza temporanea nel patrimonio pubblico e privato disponibile, a sostegno dell’emergenza abitativa”.

Fonte: Consiglio Comunale Gruppo Sel

Ecco il testo completo:

C I T T À  D I  T O R I N O _______________ PROPOSTA DI MOZIONE

OGGETTO: “FONDO SALVA SFRATTI” PRESENTATA DAI CONSIGLIERI GRIMALDI, VENTURA E CENTILLO

IN DATA 21 GENNAIO 2013. #2+4#

Il Consiglio Comunale di Torino,

PREMESSO

che nel primo semestre del 2012 gli sfratti a Torino sono stati 1.947 di cui 1.893 per morosità;

Considerato che:

-       non si chiuderà meglio il secondo semestre;

-        il regolamento sull’emergenza abitativa prevede assegnazioni “su riserva”: per far fronte a situazioni di emergenza, la Commissione Emergenza Abitativa assegna fino al 25% degli alloggi al di fuori delle graduatorie da bando, come previsto dalla Legge Regionale 3/2010;

-        oggi ci sono quasi un migliaio gli sfratti l’anno che passano dalla CEA. Si riesce a dar risposta positiva a circa il 35% dei nuclei familiari. Non tutti possono accedere all’aiuto, perché si può andare fin dove la legge lo consente, come sulla morosità incolpevole, legata alla perdita di un lavoro in nero, od a contratti non registrati regolarmente. Il regolamento non scioglie tutti i nodi dell’emergenza abitativa, come ad esempio quello dei profughi e dei senza fissa dimora;

-        l’andamento dell’assegnazione degli alloggi di edilizia sociale evidenzia come, dal numero di 388 del 2003, le assegnazioni si sono stabilizzate negli ultimi quattro anni su una media di circa 600;

-        il crescente bisogno di edilizia pubblica in rapporto alle disponibilità e di abitazioni a costi contenuti, rende ormai sempre più necessaria l’espansione ulteriore di nuove politiche per la casa, orientate anche al mercato privato e realizzate attraverso una mediazione pubblica tra gli interessi degli inquilini e quelli dei proprietari di alloggi (l’abbassamento significativo dell’Imu per i canoni concordati è uno degli strumenti);

-        anche per questo il servizio Lo.C.A.Re. deve rafforzare l’espansione in tutti i Comuni dell’area metropolitana;

-        è urgente rivolgere i servizi a quelle fasce di famiglie che, pur se generalmente non considerate al di sotto della soglia di povertà, si trovino in condizioni di alta vulnerabilità sociale e che, anche quando versano in condizioni socio-economiche migliori di quelle previste per l’accesso all’edilizia pubblica, non sono tuttavia in grado, senza aiuto, di accedere o permanere sul mercato privato della locazione;

-        all’ultima edizione del Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione hanno partecipato in 7628, ma non ci saranno più fondi per l’anno 2013;

-        proroghe e solidarietà non sono sufficienti. E’ urgente, in accordo con la Regione e le Fondazioni di origine bancaria, aggiungere un fondo “Salva sfratti” di Torino;

-        se si riuscirà a legarlo a delle politiche del lavoro con inserimenti socialmente utili e nuovi cantieri, questo fondo potrà essere rotativo e potrà diventare una grande innovazione solidale per la città ed auspicabile esempio per l’intero Paese.

Ricordato che:

-        in data 13 ottobre 2009 la Giunta Comunale ha approvato criteri e modalità di attribuzione del “Fondo Speciale per la prevenzione delle morosità incolpevoli” meglio conosciuto come Fondo “Salva Sfratti”, finanziato dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo con una dotazione di Euro 100.000,00 costituiti da specifico contributo erogato dalla Compagnia di San Paolo;

-       tale contributo è stato finalizzato a prevenire gli sfratti per morosità, fornendo, con misure mirate, un tempestivo supporto alle famiglie in difficoltà;

Impegna il Sindaco e la Giunta Comunale:

1)      ad integrare gli strumenti esistenti per le politiche abitative, con la costituzione di un Fondo “Salva sfratti” di Torino chiedendo alla Regione ed alle fondazioni di origine bancaria, un impegno straordinario in tempo di crisi;

2)      a dare a parte del fondo un carattere rotativo, legandolo a politiche del lavoro con inserimenti socialmente utili e nuovi cantieri;

3)      ad agire verso la Regione affinché si confermino le risorse che finanziano il Fondo Locare ed il fondo sociale per le morosità incolpevoli di cui alla Legge Regionale 3/2010;

4)      ad agire insieme alla Regione verso il Governo per ottenere il ripristino del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione;

5)      a verificare le condizioni di accoglienza temporanea nel patrimonio pubblico e privato disponibile, a sostegno dell’emergenza abitativa;

6)      Impegna il Sindaco e la Giunta, a farsi promotore, anche tramite l’ANCI,  presso il prossimo governo nazionale, di azioni volte ad ottenere adeguati trasferimenti di  fondi nazionali che consentano di evitare l’applicazione dell’IMU sui patrimoni di  di Enti locali, ATC ed ex IACP  vincolati ad edilizia sociale,  e di destinare specifiche  risorse  per investimenti di edilizia residenziale pubblica onde fronteggiare la crescente emergenza abitativa.

F.to:  Marco Grimaldi

Giovanni Ventura

Maria Lucia Centillo

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