Fermata deserto Stura.
Idee admin 9 maggio 2013
“Pensate ad un gruppo di turisti tedeschi che arrivano in Italia e che decidono di fare un salto a Torino dopo aver girato il resto del paese. I tedeschi sono gente informata e a modo. Hanno scoperto che anche a Torino c’è un sistema metropolitano di S-Bahn che si chiama: Servizio Ferroviario Metropolitano. Il piano di visita della città è quindi realizzato al volo: arrivare alle porte della città e prendere il SFM. I nostri amici tedeschi arrivano al parcheggio Stura che trovano praticamente vuoto. Pensano: “che strano”. Poi si incamminano verso la stazione Torino Stura. E qui iniziano le sorprese.”
Ieri durante un sopralluogo della commissione urbanistica e viabilità (dopo aver visto il deserto del parcheggio Stura) ho proposto al Presidente Carretta di mandare indietro il pulmino del comune e tornare indietro utilizzando la linea SFM appena inaugurata.
Ovviamente, e forse per fortuna, attorno a noi di cittadini e di turisti non ne è mai passato nessuno.
Per arrivare alla stazione occorre attraversare un’area fatiscente e degradata che porta davanti a recinzioni divelte e lasciate a terra che accompagnano il perimetro della Stazione Stura.
Preoccupati della percezione esterna, siamo scesi nel sottopasso che porta ai binari (nuovo e già pieno di infiltrazioni, senza un ascensore funzionante) per cercare una biglietteria o delle informazioni.
Niente. Non esiste una biglietteria presso cui comprare un biglietto, neanche attraverso una macchinetta. Tutte le stanze sono chiuse.
Per non rischiar di prenderci una multa, da bravi cittadini siamo tornati indietro fino alla linea 4, tornando un po’ incazzati ed esterrefatti a palazzo civico.
Lunedì chiederemo a Fassino e Lubatti di rispondere in aula sperando che prima di allora abbiano chiesto spiegazioni alla Regione e alle Ferrovie dello Stato.
Il punto politico però è più profondo di questa triste fotografia che ritrae uno spaccato della peggiore italia, un parcheggio d’interscambio vuoto e uno abusivo a pochi metri pieno, una stazione deserta e una fermata del 4 interrata nel buio di una brutta opera pubblica.
Il nodo è semplice: abbiamo speso più di un miliardo per interrare il sistema ferroviario. La metà erano risorse e mutui contratti dalla città.
“Da domenica 9 dicembre 2012, con la piena operatività del passante di Torino, le istituzioni hanno annunciato l’entrata in funzione il nuovo Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM)” che con 256 treni al giorno doveva rilanciare la nostra S-Bahn (o se vi piace di più alla parigina: RER). Il sito della città dice: sei differenti rotabili dedicati completano questo nuovo servizio che colloca il capoluogo piemontese al pari di molte capitali europee come Parigi – Berlino – Vienna – Praga. Benvenuto! L’avventura incomincia …
Caro sindaco ripartiamo da qui senza ulteriori indugi.