Leggo e pubblico con piacere questo articolo di Gabriele Ferraris. Credo che piuttosto che vedere dimezzati i finanziamenti dei festival indipendenti, non sostenuti adeguatamente le iniziative estive e la creatività giovanile, azzerati i fondi delle fondazioni e gli istituti di ricerca,  si sarebbe potuto risparmiare su nuove iniziative come questa e il Jazz Festival (per non tornare su altre tristi vicende).

Spero di non essere il solo in consiglio comunale a chiedere un cambiamento. Mi fa piacere che anche in città qualcun altro la pensi così.

<< L’anno scorso l’accoppiata Natale con i fiocchi e Capodanno era costata 450mila euro, tra fondi pubblici e sponsorizzazioni private, “ora abbiamo raccolto circa 190 mila euro dagli sponsor – ha precisato l’assessore – e se non avremo risorse in più dal bilancio e non riuscissimo ad attrarre altri fondi privati saremmo in grado di salvare solo in Capodanno e, al massimo, qualche appuntamento di Natale con i Fiocchi”.

Si dice che in Sala Rossa, comunque, c’è chi non si strapperebbe i capelli se per far fronte alle ristrettezze economiche si dovesse rinunciare alla manifestazione, ad esempio, per Marco Grimaldi di Sel: ” la rassegna di appuntamenti  aggiunge poco alla caratura culturale della Città e alla sua attrattività a fronte di altri eventi che Torino dovrebbe invece rilanciare con più forza”. >>

tratto da la Repubblica di Torino e Alinews

http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/09/02/news/casse_vuole_a_rischio

_il_natale_coi_fiocchi-65775727/

http://www.alinews.it/2013/09/02/85911/torino-rischia-un-natale-senza-fiocchi/