Giustizia! Il Tar riconosce il diritto dei non autosufficienti ai livelli essenziali di assistenza
Idee admin 30 gennaio 2015I giudici del Tar hanno stabilito un principio su cui non ci stanchiamo di insistere: le prestazioni di aiuto infermieristico e di assistenza tutelare ai non autosufficienti rientrano nei «Lea», cioè nei «livelli essenziali di assistenza» e, come tali, fanno parte a pieno titolo della Sanità e non devono essere a carico delle Politiche Sociali. Le delibere di Cota del 2013 e 2014 declassavano quelle prestazioni alla categoria di «extra-Lea», vincolandole alle risorse degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali.
A dicembre, il Consiglio Regionale ha deciso di superare quelle delibere, approvando un ordine del giorno presentato da noi. “Con quell’atto si è riaffermata la priorità del diritto alla salute e l’illegittimità di un declassamento delle non autosufficienze a malattie di serie B”. Oggi arriva anche la bocciatura del Tribunale Amministrativo Regionale.
Ora è tempo di un chiarimento: l’accordo con le Asl per la proroga dei pagamenti è un buon risultato, ma non può essere una soluzione emergenziale e transitoria, nell’attesa degli stanziamenti regionali per le politiche sociali, perché le delibere di Cota non subentreranno più. La sentenza cambia le cose e ci impone un’accelerazione: individuare le risorse regionali cui attingere e ridefinire le linee d’indirizzo sull’assistenza residenziale per anziani non autosufficienti.
“Restituiamo finalmente a tanti cittadini, a tante famiglie il diritto (sancito dalla Costituzione e ribadito dalla sentenza 36/2013 della Corte Costituzionale) alle prestazioni socio-sanitarie che rientrano nei livelli essenziali di assistenza. È un messaggio che lanciamo anche al Governo nazionale”.