Non è un paese per fossili. #nonfossilizziamo il #Piemonte
Idee, iniziative, Regione, sostenibilità admin 9 aprile 2015
Quello che sta succedendo a Carpignano Sesia non è una storia tanto diversa dal “circo del petrolio” che l’Eni porta in giro per l’Italia. Carpignano è solo un punto nero nella cartina dello Sblocca Italia.
Carpignano Sesia è in provincia di Novara, non lontano da Trecate (dove un pozzo scoppiò nel 1994). Qualcuno si ricorderà che l’Eni nel 2011 aveva già scelto un’area particolare: un campo agricolo vicino alle case dei residenti.
L’area scelta questa volta da Eni per il pozzo esplorativo è collinare e contraddistinta da una forte presenza agricola. Vocazione che ha portato alla produzione di alcune delle eccellenze maggiori del territorio novarese e piemontese. Si pensi per esempio alla produzione del vino Ghemme Docg (la città Ghemme è a soli 8 km da Carpignano) o alla produzione del vino Gattinara Docg (Gattinara è in provincia di Vercelli a 12 km da Carpignano). La zona, inoltre, è circondata da ampie coltivazioni di riso, prodotto di eccellenza della nostra Regione. A pochi km di distanza, inoltre nascono diversi Parchi/Riserve naturali: pensate al Parco Naturale del Ticino, alla Riserva Naturale delle Baragge (provincia di Biella) o al fiume Sesia (a pochissimi km dai centri di Carpignano Sesia e Fara Novarese)
Abbiamo spiegato più volte le ragioni del ‘no’, tutti sanno bene che le trivellazioni dell’Eni andrebbero a impattare su una zona di prestigio per l’agricoltura e sarebbero pericolose per le falde acquifere.
Da tempo insieme alle amministrazioni comunali e agli amministratori novaresi poniamo una semplice domanda alla Giunta Regionale e al Presidente Chiamparino stesso: le trivellazioni sono compatibili con la vocazione agricola e turistica del Piemonte?
Oggi alle 15, nelle commissioni Ambiente e Attività produttive audiremo l’Eni, le associazioni, i sindacati e i tanti amministratori novaresi. Qualche spiraglio inizia ad intravvedersi anche dalle parti della Giunta, molti assessori sono del nostro stesso avviso.
Noi non abbiamo cambiato idea: il no alle trivellazioni non può essere relegato ad una decisione tecnica. Noi ci opponiamo politicamente ad un disegno pericoloso per l’ambiente e per lo stesso sviluppo economico della Regione Piemonte.
Marco Grimaldi