Aumentare le tasse? Basterebbe pagarle.

Idee, lavoro, Regione, sinistra admin 2 marzo 2016

irap piemonte

Oggi il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha chiesto con un’interrogazione urgente alcune delucidazioni sul pagamento dell’IRAP da parte delle grandi aziende piemontesi.

In data 21 dicembre 2015, il Gruppo SEL aveva inviato all’Assessore al Bilancio una richiesta di accesso agli atti domandando di ricevere copia dei dati relativi al pagamento dell’IRAP da parte delle aziende piemontesi con numero di dipendenti superiore a 249, fatturato annuo superiore a cinquanta milioni di euro e bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro, nonché dei dati relativi al pagamento dell’IRAP da parte delle aziende piemontesi che negli ultimi cinque anni avessero spostato residenza fiscale e sede legale all’estero.

Se fino al 2008 le entrate dell’IRAP corrispondevano a 2 miliardi e mezzo l’anno, attualmente ammontano a 2 miliardi (il 20% in meno delle entrate). Questo dato è strettamente collegato alla scomparsa di una parte consistente del tessuto produttivo, 2008 al 2014 ha chiuso il 14% delle industrie Piemontesi, pari a 9000 realtà, e al calo di produzione dovuto alla cosiddetta “crisi”.

La risposta alla richiesta di accesso agli atti, pervenuta il 10 febbraio 2016, mostra che il gettito complessivo del pagamento dell’IRAP da parte di trenta grandi aziende (l’elenco non è esaustivo) rappresenta solo il 5% delle entrate complessive. Il solo gettito proveniente dalla Città della Salute, sopraggiunto a partire dal 2012, ammonta da solo a € 85.954.012 (€ 18.053.559 nel 2012, € 34.144.538 nel 2013, € 33.755.915 nel 2014), facendo di questa di fatto il maggior contribuente della Regione. Dai medesimi dati si apprende che, a partire dal 2011, due delle più grandi aziende piemontesi e fra i maggiori contribuenti fino al 2010 hanno versato un’aliquota IRAP equivalente a € 0, dichiarando un valore della produzione negativo; negli ultimi due anni, poi, un’altra grande azienda piemontese ha dichiarato un valore di produzione negativo (versando quindi € 0), anche se nell’ultimo anno il suo fatturato ha continuato a crescere quasi del 30%. In generale, solo un terzo delle aziende prese in considerazione ha versato somme maggiori dal 2010 a oggi. Solo negli ultimi cinque anni la Regione Piemonte ha perso quasi due miliardi di entrate per il calo di produzione delle imprese, di cui 125milioni costituiscono il mancato gettito di un’unica impresa.

irap 3 piemonte

“Abbiamo chiesto se la Regione fosse a conoscenza di questi dati” – dichiara Grimaldi – “e se ritenesse possibile che alcune fra le maggiori aziende piemontesi non contribuissero da alcuni anni alle finanze regionali, per quanto le loro attività produttive generassero utili. Credito d’imposta? Il valore di produzione negativo è solo dovuto agli investimenti, ai costi dei servizi, del lavoro e della materia prima? Il problema non è aumentare l’IRAP alle grandi imprese, ma un altro: ci domandiamo se sia normale che alcune grandi imprese paghino meno tasse del barbiere mio e di Chiamparino, dell’edicola di fronte alla porta 7 di Mirafiori o del ristorante preferito da Farinetti.

Sono soddisfatto che la ricerca che svolgiamo da mesi, la necessità di una rimodulazuoni generale dell’IRAP che abbiamo sottoposto più volte alla maggioranza, stia portando la Giunta a una proposta complessiva dei codici Ateco – come avvenuto per esempio in Toscana – e che la Regione sottoponga il caso piemontese all’Agenzia delle Entrate, per capire se le mancate entrate siano figlie solo delle diverse aliquote o di pratiche elusive ed evasive”.

irap 2 piemonte

(A questo link le slide esplicative: https://magic.piktochart.com/output/11177222-irap-copy).

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