Residenze per anziani, come può un operatore notturno per 180 pazienti garantire il servizio?
brevi, diritti, Idee, lavoro, Regione, sanità TAGS / Marco Grimaldi, Regione Piemonte, residenze anziani admin 22 gennaio 2018Oggi in aula l’Assessore Ferrari ha risposto all’interrogazione urgente del Capogruppo Marco Grimaldi sulla grave situazione delle OSS della casa di riposo Il Porto.
Domenica scorsa le operatrici e gli operatori socio-sanitari della casa di riposo, gestita dalla cooperativa Punto Service anche proprietaria delle strutture, hanno chiesto alla cittadinanza di portare loro solidarietà per lo sciopero in corso. “Il personale in turno” infatti – hanno spiegato le lavoratrici e i lavoratori – “non è mai sufficiente, soprattutto di notte”, con la conseguenza di un carico di lavoro insostenibile e di un servizio inadeguato, che non riesce a garantire sicurezza e diritto alla salute né per il personale né per gli ospiti. Il carico di lavoro supera non solo il tempo a disposizione, ma i limiti fisici, in particolare per le donne.
Allo stato attuale al Porto, di notte, per 180 anziani prestano servizio un solo infermiere e quattro operatori socio-sanitari. In alcuni casi, durante il giorno, è presente un infermiere ogni 120 ospiti, spesso non autosufficienti. Inoltre le OSS denunciano di non essere pagate secondo il contratto – dal momento che l’azienda stabilisce unilateralmente le ore di lavoro e non paga lo stipendio pieno – e che il cambio divisa e il passaggio di consegne non sono pagati.
Durante la giornata di sciopero, nella quale la cooperativa avrebbe dovuto impiegare 40 OSS, ne sono state precettate 45 al di fuori delle previsioni di legge, ossia in assenza di un accordo sindacale che autorizzi le precettazioni in caso di sciopero. In merito all’illegittimità delle precettazioni era in programma un incontro in Prefettura venerdì 12 gennaio, ma la cooperativa Punto Service non si è presentata; ha invece erogato almeno 10 lettere di contestazione alle operatrici in stato di agitazione.
L’Assessore Ferrari ha concordato sulla necessità di una stretta vigilanza sulla tutela dei diritti degli utenti di queste strutture, garantendo di farsene carico.
“La cooperativa rifiuta il dialogo e attua ritorsioni nei confronti delle lavoratrici che chiedono una cosa molto semplice: turni regolari di 8 ore, con i giusti riposi e la paga corrispondente a 165 ore al mese per il tempo pieno e 65 per i part time di pulizia” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Grimaldi. – Per questo penso che la Regione debba subito convocare la Punto Service per chiedere di sanare la situazione. Ma possiamo fare di più: regolamentare in particolare il lavoro notturno delle OSS nelle case di riposo, modificando l’odiosa ‘regola dei minutaggi’ (per ogni fascia assistenziale è stabilito uno standard minimo obbligatorio in termini di tempi di assistenza giornalieri per ospite), regolarmente utilizzata per limitare il servizio anziché garantirlo. Sono contento che l’Assessore Ferrari abbia mostrato apertura su questo punto: al centro dei piani sociosanitari devono essere i bisogni della persona curata e se un modello organizzativo viene piegato per fare il contrario va rivisto”.