Imbottigliamento acqua: Record di vendite e fatturati, ma l’oro blu costa meno dell’1% dei ricavi. Grimaldi (LeU): La Regione riveda i canoni
Idee, Regione, sinistra, sostenibilità admin 16 maggio 2018Oggi in aula l’Assessora Pentenero ha risposto all’interrogazione urgente del consigliere di Liberi e Uguali Marco Grimaldi sui dati relativi alle vendite e al fatturato per le acque minerali in Piemonte.
L’intero fatturato delle acque minerali in Italia vale 2,8 miliardi di euro; di questi arriva nelle casse pubbliche, grazie alle concessioni di sfruttamento, lo 0,64%, pari a 18 milioni. Per i privati dell’acqua pubblica il business è molto redditizio: secondo l’elaborazione dell’annuario Bevitalia, i primi sei gruppi valgono da soli poco meno dei due terzi dell’intero mercato.
È emerso dagli organi di stampa che l’acqua Sant’Anna negli ultimi 20 anni ha “scalato la classifica delle acque da tavola fino a salire sul podio dei leader, con un nuovo record di pezzi venduti: un miliardo e cento milioni”. Il gruppo di cui fa parte Sant’Anna, Fonti di Vinadio, ha versato lo scorso anno 1,46 milioni di euro (di cui 647.000 alla Regione Piemonte), su un fatturato di 199,7 milioni. Parliamo dello 0,72%.
Il question time chiede pertanto una revisione dei canoni che tenga conto di questi fatturati. L’Assessora ha dichiarato che l’atto di indirizzo sugli importi previsti, risalente al 2006, è in fase di revisione con un’attività congiunta delle Commissioni Ambiente e Attività Produttive della Conferenza Stato Regioni, che si dovrebbe concludere entro l’estate. Al termine di ciò la Regione avvierà una valutazione sulla congruità dei canoni con il nuovo documento di indirizzo.
“Come avevamo già appurato l’anno scorso, sebbene i canoni siano stati aggiornati nel 2013, ancora le aziende versano meno dell’1% del proprio fatturato” – dichiara il Segretario di Sinistra Italiana Grimaldi. – “Per questo, visti i ricavi e le vendite di molte società e la quantità di litri imbottigliati, riteniamo necessaria una revisione dei canoni”.