La svolta buona
diritti, Idee, sinistra TAGS / Crisi governo, Governo di svolta, Sinistra Pd 5 stelle admin 25 agosto 2019La crisi del Governo giallo-nero offre alla politica italiana la possibilità di mettere in campo una vera svolta.
Transizione ecologica, giustizia sociale, questione generazionale: questi devono essere i tre grandi assi su cui innestare il possibile prosieguo della legislatura.
Possiamo andare oltre le finte emergenze e l’odio come motore di consenso, possiamo metterci alle spalle la quotidiana aggressione allo stato di diritto e alle garanzie democratiche.
Possiamo farlo attraverso il voto o con un limpido accordo in Parlamento fra sinistra, Pd e M5S, se queste ultime due forze sapranno cambiare per superare i gravi errori degli ultimi anni.
Gli eventi di queste ultime ore ci fanno essere ottimisti.
PD e M5S hanno iniziato ad incontrarsi con un’agenda che sembra chiudere tanto con il renzismo, quanto con Salvini.
Ora è il momento che la discussione si allarghi anche alla sinistra.
Noi riteniamo infatti di avere le idee e le persone giuste per rappresentare il cambiamento necessario e vogliamo metterle in campo già nelle prossime ore.
Si tratta di partire da alcune questioni fondamentali:
0. La Democrazia Italiana è attraversata da tempo da una profonda crisi, che anticipa la deriva degli ultimi mesi e rischia di sfociare nel richiamo dell’uomo forte che reclama “tutti i poteri” nelle proprie mani.
Da anni infatti la dialettica politica è fondata sulla cultura della prevaricazione e della propaganda permanente in nome di un sistema nel quale la distorsione maggioritaria consente a minoranze politiche di guadagnare il Governo del Paese.
Occorre quindi mettere subito in campo una riforma del sistema elettorale a partire da una legge Proporzionale pura, che ristabilisca un pieno pluralismo della rappresentanza e riporti al centro del dibattito i contenuti del confronto politico.
0. La crisi ambientale e climatica rappresenta ormai una vera e propria emergenza . Occorre accelerare la transizione ecologica e investire sull’economia circolare, su un grande piano verde di risanamento ambientale e di mobilità’ sostenibile, a partire da un massiccio investimento nel trasporto pubblico e nel ricambio del parco mezzi italiano, nonché nella movimentazione su ferro delle merci.
Alla deregulation proposta dalla destra si risponde con un serio e concreto piano di riconversione ecologica dell’apparato produttivo, energetico e infrastrutturale.
0. Il confronto fra dati ISTAT sui cittadini stranieri residenti in Italia e quelli dell’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero) evidenzia che dal 2016 ci sono più italiani residenti all’estero che stranieri residenti in Italia.
Milioni di ragazzi in fuga non sono uno scherzo, ma una tragedia nazionale, perché significa privare il nostro paese di energie ed intelligenze, di cui avremmo invece un grande bisogno.
Siamo di fronte a una questione generazionale che non vogliamo più nascondere.
Vogliamo riformare le pensioni, per garantire ai giovani di oggi e anziani di domani un ritiro ad un’età degna, in condizioni degne, colmando i buchi contributivi e inserendo un assegno minimo per tutte e tutti.
Ci sono le condizioni per lanciare un grande piano casa, dato lo stock di invenduto bloccato nei bilanci delle banche e nelle aste fallimentari.
Possiamo utilizzare la pubblica amministrazione come volano di lavoro di qualità.
0. Di fronte alla Lega che si presenta nel segno della Flat Tax serve una manovra imperniata sulla progressività e sulla redistribuzione, orientata al lavoro, all’innalzamento di salari e pensioni e all’estensione dei diritti.
Vogliamo investimenti in istruzione, ricerca e politiche culturali.
Crediamo sia giunto il tempo della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Deve invece finire l’era della precarietà: torniamo alla normalità del contratto a tempo indeterminato con piene tutele, combinato esclusivamente con poche e motivate occasione di contratto a termine.
0. I due decreti sicurezza intrisi di razzismo e xenofobia su cui la lega ha costruito la propria campagna elettorale permanente rappresentano una regressione preoccupante non solo sul terreno umanitario ma per i diritti di libertà di tutte e tutti. Vanno smantellati immediatamente.
Va inoltre ripresa la battaglia per la modifica del Trattato di Dublino, colpevolmente ignorata dalla Lega.
Con la stessa forza occorre una politica che contrasti l’attacco ai diritti civili e in particolare alla libertà delle donne.
Su questi e su altri temi pensiamo sia possibile cominciare a definire una proposta per il Paese a partire dalla ricerca di una interlocuzione con il PD ha il M5S, ma soprattutto con tutte le persone che pensano sia necessario e urgente dare una alternativa al Paese.
Sinistra Italiana