Dai “mille occhi sulla città” delle telecamere annunciate da Ricca, allo smantellamento chiesto da Marrone, piove sul mercato di libero scambio una sorta di “pacchetto sicurezza” della Regione Piemonte, che già ha messo il suo cappello sullo sgombero del Moi e ora dà il via al progetto “stop suk”. Lo fa abrogando l’articolo di una delibera di Giunta che escludeva dal regolamento delle attività commerciali “l’attività di vendita svolta nell’ambito dei progetti comunali finalizzati al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”.

L’opposizione si contrappone fino all’ultimo a questa decisione, in particolare con i sei ordini del giorno presentati dal Capogruppo di LUV Marco Grimaldi – poi accorpati in un atto unico – per “salvare il libero scambio”.