Subito ammortizzatori agli esclusi dal Cura Italia: colf e badanti, tirocinanti, intermittenti, tempi determinati senza rinnovo, occasionali.
diritti, lavoro, solidarietà admin 19 maggio 20208 aprile 2020
L’elenco dei beneficiari del ‘Cura Italia’ è ampio ma incompleto: circa 200 mila piemontesi sono rimasti senza stipendio, serve immediatamente un sostegno al reddito per permettere a tutti loro di attraversare l’emergenza occupazionale legata al coronavirus. Per questo ho depositato un ordine del giorno – presentato durante l’ultima seduta d’Aula e in discussione nella prossima – per estendere le misure di sostegno al reddito anche alle categorie di lavoratori escluse.
Innanzitutto servono fondi straordinari per estendere gli ammortizzatori sociali (una cassa integrazione in deroga) a colf, badanti e collaboratrici domestiche (circa 67 mila persone, di cui il 92 per cento sono donne) che al momento non stanno lavorando a causa delle restrizioni . A quanto pare – e me lo auguro – questi aiuti potrebbero essere introdotti dal prossimo decreto del Governo.
Ma non solo: in Piemonte ci sono 32 mila stagisti e tirocinanti con contratti formativi da 600 euro al mese in media, che per motivi tecnici non possono proseguire lo stage in smart internshipping e oggi sono rimasti senza copertura; e poi: ventimila lavoratori intermittenti del settore culturale, del tempo libero e legati alla produttività del fine settimana (commessi, personale di cucina, camerieri, baristi, o impiegati negli alberghi) che sono esclusi di fatto dal Cura Italia a causa delle restrizioni in termini di giorni lavorati nell’anno.
Ci sono inoltre circa 40.000 dei 200.000 lavoratori a tempo determinato e somministrati in Piemonte a cui non verrà prorogato il contratto: si tratta di quei lavoratori al primo contratto entro i 12 mesi a cui i datori non saranno in grado di rinnovare il rapporto. Infine, esclusi dagli aiuti restano appunto i lavoratori occasionali, riders, ritenute d’acconto, promotori nei supermercati, nei centri commerciali e in strada, guide turistiche, veri ‘figli di nessuno’ esclusi da ogni aiuto, così come gli agenti e i rappresentanti di commercio.
Per tutti loro la Regione deve prevedere uno stanziamento straordinario una tantum (nel caso dei tirocinanti un’indennità) per far fronte alla mancanza di reddito. Dobbiamo muoverci subito, affinché nessuno resti indietro.
Poi c’è il tema della frammentazione dei contratti di lavoro: non è colpa solo del “Cura Italia” se molti lavoratori vengono lasciati fuori dalle sovvenzioni: il mondo del lavoro è estremamente frastagliato e spezzettato; negli anni è stata creata una giungla normativa nella quale è difficile per tutti riuscire a raccapezzarsi.
Noi lo diciamo da tempo: il mondo del lavoro, oltre a essere ingiusto, ha bisogno di un profondo ripensamento; l’emergenza Covid ci ha presentato tutti i problemi che da tempo denunciamo, dovremo ripensarlo completamente.