Dopo l’Assemblea di Sel: quattro domande a Marco Grimaldi

Intervista pubblicata il 5 Settembre su benvenutiinitalia.it

L’assemblea nazionale di Sel ha decretato un’ apparente svolta governativa: quali sono le tue considerazioni sull’asse Bersani Vendola?

In realta’ Sel ha riaperto la partita scegliendo di costruire insieme al Pd una coalizione progressista che come in Francia permetta alle forze socialiste ed ecologiste di far uscire l’Italia e questo continente dalla crisi con ricette alternative al liberismo e alle politiche dell’austerity

Se questa svolta venisse confermata anche a livello locale vorrebbe dire che l’uscita da Sel di Ferrentino è stata fatta anzitempo, che ne pensi?

Non mi pare questo il punto e comunque auguro ad Antonio che sia più felice così. Mettiamola cosi’ siamo nello stesso campo, semplicemente voteremo candidati diversi alle primarie e cercheremo di far crescere quelle culture di cui parlavo in due partiti diversi…

Ma il progetto di Sel a Torino sembrava più propenso ad una rottura col Pd e la costruzione con Alba, l’IdV e la Fiom di una nuova Syryza in salsa italiana?

Non credo che questa ipotesi potesse diventare la linea nazionale e neanche un piano B condiviso con tutti. Sinceramente credo che anche a Torino oggi non sia maggioritaria.Sel e’ nata per riorganizzare le energie del cambiamento, escludendo da subito tentazioni identitarie e minoritarie. Per fortuna non ci siamo fatti tentare dai gufi del conservazione e dai teorici della bella e buona opposizione. Invece rimettiamo al centro la contendibilita’ delle leadership della coalizione, la possibilita’ sin da subito di scrivere un programma comune a tutte le forze della sinistra interessate al governo del paese. Il documento “è tempo di cambiare”, contiene una prima traccia di lavoro, è la nostra carta di intenti. Il nostro programma lo presenteremo, a partire da quella traccia, dopo un percorso di coinvolgimento e partecipazione che vedrà impegnato il gruppo dirigente, le nostre iscritte ed iscritti, e tutte e tutti coloro che vorranno prendere parte in questo cammino. Abbiamo un’ambizione grande e rivoluzionaria: uscire dal recinto della politica liberista per avviare una ormai necessaria conversione ecologica dell’economia e della società, unico processo in grado di conciliare giustizia sociale e giustizia ambientale. Dobbiamo provare a prendere anche noi in questo paese la nostra Bastiglia e contribuire al cambiamento di questa stanca e triste Europa.

Quali sono le tue ultime iniziative politiche?

Io credo, così come molti osservatori della politica italiana, che la campagna elettorale sia già iniziata. In questo senso siamo pronti a sostenere Nichi Vendola alle primarie di coalizione, ed al momento siamo tutti concentrati su Nichi Presidente.

Tra due settimane avremo comunque modo di discuterne alla festa di SEL.