Tregua in medio oriente, fermiamo il massacro #stopbombingGaza #stayhuman

brevi, Idee, Regione admin 25 luglio 2014

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Ieri abbiamo scritto e condiviso con molti consiglieri della maggioranza un ordine del giorno sulla drammatica situazione in Medio Oriente. Verrà discusso martedì.
Come ben sapete, finalmente ma tardi è arrivata la risoluzione del Con­si­glio dell’Onu per i Diritti Umani, che chiede una com­mis­sione d’inchie­sta inter­na­zio­nale per accertare le vio­la­zioni e i crimini di guerra commessi dall’inizio dell’operazione “Mar­gine Pro­tet­tivo” nella Stri­scia di Gaza. Nonostante ciò, Tel Aviv ha rigettato la decisione, mentre si aggrava di ora in ora l’escalation bellica, con un pesantissimo saldo di vittime civili palestinesi (443 dal 7 luglio, più del 74% delle per­sone uccise) estranee ad azioni terroristiche, tra le quali si annoverano tragicamente diversi bambini: uno ogni ora negli ultimi due giorni.

Come abbiamo scritto nell’odg, il condannabile lancio di missili da parte di Hamas contro città israeliane e il rapimento e l’uccisione di civili non possono giustificare le vittime innocenti dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, da più di dieci anni una prigione a cielo aperto dove sopravvivono in condizioni disumane oltre un milione e mezzo di persone, nè gli attacchi a strutture protette dal diritto internazionale come gli ospedali e le scuole (oggi, come nel 2009, è stata colpita addirittura una scuola dell’Unrwa che accoglieva gli sfollati).

Il ritardo colpevole e il disinteresse della comunità internazionale a trovare una soluzione politica che ponga fine alla violenza e all’occupazione illegittima dei territori allontanano la pace e una soluzione negoziata che renda effettivi i diritti del popolo israeliano e di quello palestinese. L’opinione pubblica appare silente, incapace di prendere davvero posizione.

Il Governo Italiano, anche in virtù del suo ruolo alla guida del semestre europeo, può farsi promotore di un immediato richiamo alle parti perchè si raggiunga una tregua e si metta in sicurezza la popolazione civile di entrambi i Paesi, e all’ONU affinché dispieghi forze d’interposizione nella Striscia e riapra un tavolo di trattative.

Ma anche gli enti locali e le Regioni, coordinandosi, possono dare un contributo, con missioni di cooperazione internazionale decentrata, per alleviare le sofferenze delle vittime innocenti del conflitto, difendere i diritti umani, promuovere il riconoscimento, il dialogo e la comprensione reciproca, sostenendo i palestinesi e gli israeliani che stanno lavorando per la pace e la riconciliazione tra i due popoli. Questo è il senso dell’ordine del giorno che abbiamo presentato: chiedere alla Giunta di promuovere azioni per inviare in Palestina tutti gli aiuti necessari alla popolazione civile, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la loro distribuzione.

Marco Grimaldi, Capogruppo SEL Regione Piemonte

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ECCO IL TESTO:

Al Presidente del
Consiglio regionale
del Piemonte

ORDINE DEL GIORNO
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 103 del Regolamento interno,

trattazione in Aula

OGGETTO: Pace in Medio Oriente

Rilevato che:

- l’escalation bellica nella Striscia d Gaza si sta aggravando di ora in ora con un pesantissimo saldo di vittime, in prevalenza civili palestinesi, estranee ad azioni terroristiche, e tra le quali si annoverano tragicamente diversi bambini;
- l’ingiustificabile lancio di missili dalla Striscia di Gaza contro città israeliane e il rapimento ed uccisione di civili non possano altrettanto giustificare le vittime innocenti dei bombardamenti israeliani nè gli attacchi a strutture protette dal diritto internazionale, quali le strutture ospedaliere;
- il ritardo colpevole e il disinteresse della comunità internazionale nel trovare una soluzione politica che ponga fine alla violenza e all’occupazione illegittima dei territori allontana la Pace e una soluzione negoziata per rendere effettivi i diritti del popolo israeliano e di quello palestinese;

Considerato altresì che:

- anche gli enti locali e le Regioni, coordinandosi, possono dare un importante contributo alla pacificazione del Medio Oriente, con missioni di cooperazione internazionale decentrata, contribuendo ad alleviare le sofferenze delle vittime innocenti del conflitto, a difendere i diritti umani, a promuovere il riconoscimento, il dialogo e la comprensione reciproca, ricostruendo la fiducia e la speranza nella pace e sostenendo i palestinesi e gli israeliani che stanno lavorando per la pace e la riconciliazione tra i due popoli;
- il nostro paese si trova in una posizione strategica sia perché al centro del bacino mediterraneo, sia perché alla presidenza dell’Unione Europea nel secondo semestre 2014.

Il Consiglio regionale invita:

- il Governo Italiano, anche in virtù del suo ruolo alla guida del semestre europeo, a farsi promotore di un immediato richiamo alle parti perché si raggiunga una tregua e si metta in sicurezza la popolazione civile di entrambi i Paesi; a sollevare l’urgenza di un’iniziativa politica delle Nazioni Unite affinché dispieghi forze d’interposizione internazionale nella Striscia di Gaza, con un reale coinvolgimento dell’Unione Europea, e riapra un tavolo di trattative, che coinvolga anche i diversi attori regionali, per il raggiungimento di un accordo di pace giusto e duraturo basato sul principio “due Stati per due popoli: stessa dignità, stessi diritti, stessa sicurezza”;
- la Giunta a promuovere azioni volte a inviare in Palestina tutti gli aiuti necessari alla popolazione civile, rimuovendo gli ostacoli che impediscono la loro distribuzione.

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