Israele lancia l’ordine di evacuazione per Khan Yunis e Rafah e poco dopo Khan Younis è presa di mira da diversi attacchi: otto persone morte e più di trenta ferite.

Il Ministro della Sicurezza nazionale, il fascista Itimar Ben-Gvir, afferma esplicitamente che vorrebbe giustiziere tutti i prigionieri politici palestinesi, ossia circa 9mila persone, fra cui 50 giornalisti, oltre 100 studenti universitari e 200 bambini.

Dal 7 ottobre a Gaza sono stati uccisi più di 14 mila bambini, di cui circa la metà non è ancora stata identificata. Si stima che almeno 21 mila bambine e bambini siano dispersi, scomparsi, detenuti, sepolti sotto le macerie o in fosse comuni. 

Questa sarebbe una “guerra riparatrice”? 

In nove mesi si è arrivati a circa 37.000 morti, in gran parte donne, bambini e persone inermi. Un numero vertiginoso, inaudito. Forse un quarto di loro era composto da combattenti di Hamas.

È stata pianificata la distruzione di strade, edifici, scuole, ospedali; l’interruzione di acqua, elettricità, gas; la negazione dell’accesso a cibo e medicine; l’evacuazione di 1,8 milioni di persone.

Un massacro pianificato. Ciò che da mesi stanno compiendo il governo Netanyahu e l’Idf non sono solo crimini di guerra, ma il perseguimento dell’obiettivo chiaro e sistematico della distruzione di un intero territorio.

La nostra attenzione non deve calare. È ora di interrompere per davvero la fornitura di armi a Israele. È ora di porre fine a un conflitto che rischia già di estendersi a Libano e Iran. È ora di dire che, se si vogliono due popoli in due Stati – obiettivo sempre più utopistico – entrambi gli Stati devono essere riconosciuti.

Marco Grimaldi – Alleanza Verdi Sinistra 
Deputato per #AlleanzaVerdiSinistra